Buon pomeriggio, popolo della rete
ignorante.
Alla luce del fatto che il mio stimato
collega Rata ha già trattato doviziosamente un argomento su cui non
ho nulla da aggiungere, mi astengo, per decenza e apprezzamento per
ciò che ha sfornato il topastro, dallo scrivere riguardo il
fattaccio.
Oggi, dunque, si parla delle nuove
generazioni.
Ah, la gioventù odierna!
A me, nato nel 1990, paiono un branco
di schegge impazzite.
Mi ricordano tanto quelli che una volta
erano "gli ultimi della classe", che invece ora paiono la
normalità: quelli che alle elementari rubavano le merendine ai
compagni ciccioni, quelli che alle medie sfilavano fieramente fuori
dalla cartella i primi pornazzi, quelli che al liceo fumavano nei
bagni e bestemmiavano a mezza voce in classe.
D'ora in avanti chiameremo le nuove
generazioni "Gremlins", giacchè proprio come i simpatici
mostrilli del film di Spielberg, non appena vengon violate alcune
semplici regole, i ragazzi nati negli anni dopo il '94-'95 si trasformano
irrimediabilmente.
Un assaggio delle regole base da non
violare sono:
-Non metter loro in mano uno smartphone
-Non citare cantanti rap italiani
attuali
-Non parlare della Apple
-Non parcheggiarli davanti a una
console elettronica di qualsivoglia tipo
-Non sorridere soddisfatti quando
l'unico libro che prendono in mano è "Cinquanta sfumature di
grigio"
-Non dar loro una paghetta che più che
una paghetta pare un salario solo perchè "I miei amici però la
hanno"
-Non conceder loro di uscire ad
oltranza di casa come fossero dei navigati esploratori del mondo,
quando non son neppure in grado di metter su l'acqua per la pasta
senza scottarsi le loro paffute ditina
[Kevin McCallister, un palese precursore dei Gremlins]
Guai a voi, o creerete dei Gremlins.
I
Gremlins hanno una fame incontenibile per tutto ciò che "si
dice vada di moda" e sia catalogabile come "vintage",
"cool", "in", "full hd" e costi
(ovviamente) non meno di 150 euro.
Un paio di occhiali da sole?
Non meno di 150 euro.
Delle scarpe? Non meno di 150 euro.
Un orologio brutto come i Flik-Flak?
Non meno di 150 euro.
Un cavetto per collegare l'aifon al pc?
Non meno di 150 euro.
Una saponetta aromatizzata al pene di
bufalo? Non meno di 150 euro.
[Una Gremlin in tutta la sua esuberanza]
Sono cose note e condivise da tutti i Gremlins.
Certo, potete dir quello che volete su
di loro, ma non che non siano stilosi.
Cazzo, se lo sono.
I ragazzi paiono usciti da una
pubblicità di Paco Rabanne, le ragazze da un nightclub di Amsterd...
Pardon, volevo dire da una sfilata di moda hip hop.
C'è solo un problema, però: sono
tutti uguali.
Ora, io non so cosa ci sia di così
bello nell'essere uno la copia dell'altro, ma marche come Obey, Vans,
Dr. Martens, Oakley e tante altre non son mai state tanto contente di
fottere soldi a qualcuno con così poco sforzo, di idee di moda e di
marketing.
Ai Gremlins non gli manca nulla dalla
vita, se non un'anima: e forse è questo che ogni tanto li fa
rallentare un attimo dalla loro folle frenesia, a domandarsi perchè
non sono felici, perchè quella calda goccia sta solcando la loro
gota depilata e trattata da almeno tre cremine
idratan-esfoliant-rinvigorenti.
Ma non c'è tempo per soffermarsi su
certe sciocchezze! Bisogna muoversi e agitarsi, fare foto, taggare,
linkare, commentare, presenziare, divertirsi, conoscere altri
Gremlins, accoppiarsi, uscire in gruppo, tradire, lasciarsi,
alcolizzarsi e... "Minchiazzìo, mai 'na gioia".
Alcuni Gremlins, frastornati dalla loro
stessa eco dell'ego, si arenano su spiaggie di impegni solitari,
dando tutti sè stessi per la palestra, i social network, il proprio
blog (pffff), il lavoro, esattamente come farebbero dei 40-50enni in
piena crisi di identi-età.
Eppure... eppure qualcosa hanno capito,
di questo mondo: han capito che gira molto, troppo veloce per il
singolo uomo, han capito che non si può raggiungere facilmente i
propri obbiettivi, che non ci sono grosse scorciatoie per la felicità
(o presunta tale), quindi tanto vale mettere i remi in barca, sperare
in un buon vento e nel mentre sono Belvedere stappati in discoteche
scadenti e #yolo sui cessi degli autogrill.
Ai problemi del mondo si risponde con
una bestemmia e una risata, un'hashtaggata e uno sputazzo per terra.
La solitudine si combatte unendosi
in branchi di propri simili, altri Gremlins che non hanno ben capito
perchè la corrente del fiume tira da quella parte, ma sanno di dover
seguire quella corrente, altrimenti accadono "cose brutte".
Resilienti e opportunisti, lesti e
sfacciati, adattevoli e furbacchioni, disinibiti e trasgressivi, sono
i Gremlins.
Curiosi sono gli effetti che
l'arrivo dei Gremlins ha avuto sulle mie e le precedenti generazioni
di ragazzi, ma questo è un altro argomento.
Ma nonostante tutto io non urlerò "O
tempora, o mores!", come disse Cicerone per perculare
quell'infamone di Catilina, perchè personalmente mi piace studiare i
Gremlins come un biologo studia un Lepidottero, un po' distaccato,
traendo le mie conclusioni, conscio del fatto che si tratta di
#parerinonrichiesti, che dunque non vomiterò in un discorso al pub
il Sabato sera, rovinandolo a tutti i miei amici.
Ultimamente
ho la fissa di tentare di guardare il mondo come fosse un
fottutissimo documentario, ma i cui commenti piccantelli e cangianti li delineo tra
una sbronza e l'altra.
Personalmente, adoro i documentari.
Zion